Scegliere il miglior prosciutto cotto può essere difficile se non si legge l’etichetta. Il Salvagente ha confrontato questi 8 prodotti.
Il prosciutto cotto è tra gli alimenti più consumati dagli italiani per la sua versatilità in cucina. Non è solo un ingrediente veloce da usare per imbottire panini e sandwiches ma è anche il protagonista di molti condimenti per una pasta da portare in tavola in pochi minuti. E poi piace molto ai bambini per il suo sapore dolce, dunque è considerato un vero e proprio jolly per tante preparazioni.
In commercio ci sono tantissimi tipi di prosciutto cotto e fare una scelta spesso risulta difficile. Se da un lato si tende a prestare attenzione al prezzo al chilo, non sempre si va a leggere l’etichetta per vedere cosa è contenuto nei prodotti. E le sorprese non mancano. Per aiutare i consumatori a fare una scelta consapevole Il Salvagente ha messo a confronto otto marche di prosciutto cotto tra le più vendute e i risultati sono questi.
Come scegliere il prosciutto cotto migliore
Se al palato i vari tipi di prosciutto cotto possono sembrare sostanzialmente uguali, solo leggendo l’etichetta si scopre davvero cosa c’è dentro. In vendita ci sono vari tipi di cotto che sono definiti come prosciutto cotto, prosciutto cotto scelto e prosciutto cotto di alta qualità. Le differenze stanno nel tipo di carne usata e per il contenuto di acqua, fino a 76,5% per l’alta qualità, fino al 79,5% nel cotto scelto e fino all’82% per il cotto.
Le marche confrontate da Il Salvagente sono state in tutto otto: Beretta, Casa Modena, Citterio, Ferrarini, Negroni, Parmacotto, Rovagnati e Vismara. Tutte hanno come ingredienti principali la coscia del suino, sale, aromi nitrito di sodio (additivo conservante) e ascorbato di sodio (antiossidante). I polifosfati non sono presenti, i nitrati sono vietati mentre ci possono essere altri ingredienti che sono consentiti nella lavorazione del prodotto.
Nello specifico, il Ferrarini e i Vismarissimi Vismara presentano nella lista degli ingredienti anche il glutammato monosodico, un esaltatore di sapidità che, secondo l’Efsa per essere sicuro non deve essere superiore a una dose giornaliera pari a 30 mg/kg per peso corporeo.
Ci sono poi diversi marchi che utilizzano zucchero, destrosio o fruttosio, che sono ammessi dai regolamenti ma fortunatamente non tutti li usano. Ad esempio Rovagnati e Negroni non hanno zuccheri aggiunti. Per quanto riguarda il sale è da notare che Rovagnati ha 1,6 grammi per 100 mentre Beretta e Casa Modena ne contengono 2 grammi su 100 grammi.
Altri ingredienti presenti e consentiti sono vino, lattosio, spezie e piante aromatiche, acido ascorbico ed eritorbico, lattati, cloruro di potassio e altri sostitutivi del sodio. Solo un’attenta lettura dell’etichetta può permettere dunque di acquistare con sicurezza un prodotto quanto più naturale possibile.