Il noto chef romano ha da poco inaugurato il suo locale a Milano, ma dal tavolo più di qualcuno si è alzato non esattamente entusiasta.
In zona Brera a Milano da qualche settimana c’è movimento, a rendere la zona più frizzante è l’apertura del ristorante di Max Mariola, lo chef diventato famoso tramite i suoi cliccatissimi video sui social network. Max ha alle spalle tanta gavetta e una carriera dietro i fornelli lunga più di vent’anni.
Ad oggi può contare su un seguito di circa nove milioni di follower, ha spopolato più o meno su tutte le piattaforme grazie alle sue ricette e al suo ormai celebre “Sound of Love”, da TikTok a Instagram passando per Facebook e YouTube.
Tuttavia, nonostante l’hype sia schizzato alle stelle sin dall’inaugurazione del locale milanese, cominciano ad arrivare le prime critiche. Nel giro di pochi giorni, i detrattori hanno letteralmente affossato la sua attività; il punteggio delle recensioni online è destinato a calare ancora, un’emorragia che sarà difficile tamponare. In un’intervista concessa di recente ai microfoni del Corriere della Sera ha provato a difendersi: “Non è una trattoria con la tovaglia a quadrucci”.
Tra i volti più amati del web c’è sicuramente Max Mariola. Grazie a lui milioni di persone hanno imparato ad associare l’espressione ‘The sound of love’ al rumore che fa la pasta mentre viene mantecata. Un successo che arriva da lontano, il suo, considerando che ha passato oltre ventidue anni dietro i fornelli, sul piccolo schermo, prestando la sua abilità al canale televisivo di Gambero Rosso.
È sui social però che è esploso di recente, con le sue impeccabili ricette e i suoi video intrisi di ironia e spensieratezza. Mancava solamente il grande passo, e alla fine ha deciso di aprire un locale a Milano, in zona Brera. Tanta curiosità attorno all’attività, smorzata nel giro di poche settimane dalle prime recensioni negative.
A pesare sul giudizio dei clienti che hanno deciso di provare il suo menu è stato soprattutto il conto, con una carbonara al prezzo di 28 euro e una spesa media di circa 60 euro a persona. Lo chef, parlando alla redazione del Corriere della Sera, ha detto: “La mia carbonara costa così ma è fatta al tavolo: non è solo un piatto, è uno show. La spesa media è di 60 euro a testa, bevande incluse. In zona è un prezzo basso: bisogna pensare a quanto costano qui un cameriere e l’affitto”.
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